Quattro consigli di garden design per un giardino perfetto

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Un giardino perfetto non è soltanto una zona dove rilassarsi immergendosi nel verde, ma un luogo che già visivamente è in grado di trasmettere sensazioni piacevoli.

giardino perfetto

Le tecniche di garden design ci aiutano nella progettazione di spazi verdi che deliziano occhi ed anima: ecco quali sono le principali.

1-Estetica orientale o occidentale?

Quando pensiamo al design dei giardini, involontariamente lo facciamo secondo i parametri della tradizione paesaggistica occidentale, dove i punti cardine sono ordine, linee rette e geometricità. Ma se per il nostro giardino perfetto volessimo ispirarci all’estetica orientale? Per esempio prediligendo le linee curve a quelle simmetriche e integrando altri elementi naturali oltre alle piante, come acqua e animali.

Attenzione: ispirarsi all’Oriente non significa per forza riprodurre in tutto e per tutto un giardino giapponese, ma prendere soltanto gli elementi che ci interessano. Infatti, si potrebbe progettare un giardino che è anche una commistione di stili. Se temiamo di commettere errori e non possediamo le competenze necessarie in materia, meglio affidarsi a mani esperte come quelle di Vivaio del Garda Brescia.

2-Osservare il luogo

Il garden design non si limita alle scelte estetiche: queste ultime dovrebbero armonizzarsi con lo spazio in cui sarà ospitato il giardino. Dunque, prima di iniziare i lavori, sarà bene delineare i confini dell’area da progettare: essi possono essere definiti da un muro, ma anche da una siepe o ulteriori elementi divisori.

Suddividendo il giardino per zone, sarà più facile organizzarlo, anche se tra le sue parti dovrà sempre esserci continuità. Consideriamo i punti di forza del giardino: le aree più illuminate, quelle dove c’è ombra, se ci sono dei dislivelli eccetera. La morfologia servirà da guida per le scelte di design, come pure il tipo di terreno, il quale potrebbe essere più o meno solido, sabbioso o argilloso.

2-Le piante e gli alberi

Quando non si sa da dove cominciare per la selezione delle piante, meglio dare priorità a quelle autoctone: a seconda del clima di una determinata area geografica, queste piante tenderanno a durare e ad essere più rigogliose.

Si possono anche osservare i giardini dello stesso quartiere, in modo da capire quali, oltre alle piante autoctone, sono quelle in grado di adattarsi. Un’altra idea è optare per i rampicanti, che arrampicandosi sui muri dell’abitazione restituiranno un effetto visivo unico.

Naturalmente, se il giardino lo permette, si possono piantare anche gli alberi, sebbene in fase preliminare occorra sceglierli immaginandoli al massimo grado di maturità. Sarebbe un peccato dover tagliare l’albero in futuro perché non si adatta all’ambiente, oppure perché occupa troppo spazio: meglio distanziarlo creando un’ampia zona ad hoc.

4-Creare continuità tra interni ed esterni

Armonizzare gli spazi esterni e gli spazi interni della casa è molto importante al fine di non generare un’interruzione.

Il giardino deve essere percepito come una prosecuzione dell’abitazione, magari prediligendo opzioni progettuali precise, per esempio ampie vetrate che permettano di affacciarsi sul verde, oppure mobili da esterno che in qualche modo riprendono lo stile di quelli di casa.

L’area relax del giardino può essere sia vasta e dunque dedicata ai pranzi e alle cene all’esterno, che più semplice e costituita solo da sedie, amache, poltrone e tutto l’occorrente per rilassarsi ammirando il paesaggio o leggendo un buon libro.

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