Oggi voglio condividere con voi la ristrutturazione di un appartamento parigino davvero particolare.
Vi avevo già mostrato uno dei progetti dello studio GCG Architectes in questo post su un appartamento haussmaniano. Personalmente apprezzo molto lo stile di questo studio, originale pur restando nel solco della tradizione, rigoroso nel proporre uno stile personale e audace nelle soluzioni sia spaziali che decorative. Ristrutturare gli appartamenti costruiti all’epoca del Barone Haussman, ossia di colui che ha disegnato la Parigi dei boulevard, dev’essere un incarico delicato: spesso i bellissimi stucchi, gli infissi e i pavimenti in rovere originali vanno conservati e allo stesso tempo l’ambiente ha bisogno di un tocco di contemporaneità; i lunghi corridoi su cui si affacciano le stanze sono bui e angusti, a volte inutili, ma come portare la luce naturale in questi labirinti? E poi ci sono gli ambienti di servizio, come bagni e cucina, che spesso sono affacciati su cavedi o cortili interni e sono collocati in posizioni poco funzionali per le esigenze della vita odierna (come potrete vedere nella piantina).
L’intervento degli architetti ha risolto tutti queste problematiche ridistribuendo gli spazi e utilizzando pareti vetrate al centro della casa, in modo da far entrare ovunque la luce naturale e mantenendo il contatto visivo tra le stanze. Considerate che questa casa, peraltro enorme, aveva due lunghissimi corridoi disposti a L e la cucina si trovava all’estremità opposta dell’ingresso e della sala da pranzo. All’epoca era normale, visto che le famiglie borghesi che abitavano questi appartamenti lussuosi avevano cuoche e cameriere al loro servizio, spesso alloggiate nella “chambre de bonne” situata nel sottotetto.
La cucina è quindi stata spostata vicino all’ingresso e alla zona giorno, dove si trovavano i bagni e una parte del corridoio: una vetrata la separa dal vestibolo e una parete vetrata con porta la collega a quel che resta del lunghissimo corridoio. La sala e sala da pranzo sono stati riuniti in un unico grande ambiente, mentre nell’ultimo tratto di corridoio è stato ricavato un dressing con accesso alla camera padronale, e anche qui sono state utilizzate delle vetrate per creare una lunga prospettiva dall’entrata alla finestra in fondo.
Come nelle altre case firmate da questo studio, inserti in cartongesso caratterizzano il soggiorno, nella parete che alloggia il camino, e in camera da letto, con le consuete nicchie in cui riporre libri e oggetti. Nell’antica cucina, invece, è stato installato il secondo bagno, con una bellissima vasca free standing in stile vittoriano. Per i colori, dominano il bianco e il miele del legno, ravvivati da tocchi di blu intenso, nero, azzurro: un motivo Arlecchino è stato scelto per il decoro della doppia porta d’ingresso.