I pannelli solari termici sono una valida alternativa alle fonti tradizionali per la produzione di energia.
I pannelli solari termici possono contribuire all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente. L’energia solare è pulita, rinnovabile e disponibile, anche se la sua intensità varia secondo i periodi dell’anno e la latitudine.
Se desideri rendere la tua casa sempre più “smart” dotandola di pannelli solari e non sai da dove cominciare, ecco una semplice guida alla scelta.
Per cominciare, bisogna distinguere tra pannelli solari termici e pannelli fotovoltaici: in estrema sintesi, questi ultimi servono per convertire l’energia solare in energia elettrica attraverso le celle fotovoltaiche. Tornerò prossimamente su questo argomento. In questa immagine potete vedere la differenza tra i due tipi di pannelli:

Pannelli solari termici
I Pannelli solari termici, tecnicamente chiamati collettori solari, servono per la produzione di acqua calda sanitaria. In commercio esistono diversi tipi di collettori solari, ma i più utilizzati sono:
1.Pannelli a lastra piana: forniscono l’acqua calda e alimentano il riscaldamento ambientale con sistemi a bassa temperatura (pannelli radianti, riscaldamento a pavimento). Sono relativamente economici e sono i più diffusi in Italia.
2.Pannelli a tubi sottovuoto: hanno un maggiore rendimento, anche con la luce del sole schermata dalle nubi o debole, come nei mesi invernali, grazie ad una dispersione termica ridotta al minimo e alla maggiore efficienza del materiale assorbitore della luce solare impiegato. (vedi foto di copertina). Il sistema può essere integrato con sistemi di riscaldamento funzionanti ad alte temperature.
Come funziona l’impianto
Il funzionamento dell’impianto è relativamente semplice: all’interno dei tubi scorre un fluido termovettore che viene riscaldato dalle radiazioni solari e che, attraverso un circuito, arriva fino ad un serbatoio, nel quale cede il calore accumulato all’acqua fredda. L’acqua così riscaldata viene poi immessa nella rete idrica domestica. L’impianto termico solare va comunque combinato con un sistema di riscaldamento ausiliario.
Bisogna poi distinguere tra due sistemi di circolazione:
- Circolazione naturale: il passaggio del liquido termovettore dal pannello al serbatoio avviene senza l’ausilio di pompe elettriche. Il fluido riscaldato, essendo più leggero, sale verso l’alto, secondo i principi della convezione: esso viene raccolto nel serbatoio posizionato in cima al pannello stesso. Questo sistema non è adatto in zone soggette a gelate intense e prolungate.
- Circolazione forzata: il serbatoio è separato dal pannello e posizionato all’interno dell’abitazione. La circolazione del fluido è attivata da una pompa di circolazione, regolata da una centralina di controllo.
Installazione
I pannelli solari possono essere installati sul tetto, in terrazzo o in giardino: l’importante è posizionarli nella giusta inclinazione, con il giusto orientamento e in un punto non ombreggiato, per avere il maggiore irraggiamento possibile.
Mentre per quanto riguarda l’orientamento la scelta è semplice, ovvero a sud con scarti fino a 45° verso est o ovest, per l’inclinazione la scelta è più complessa, in quanto dipende da molti fattori. Per questo si consiglia di affidarsi ad una ditta fidata ed esperta che sappia consigliarvi in base alla posizione geografica e ambientale della vostra abitazione: inoltre, i tecnici progetteranno un impianto su misura adatto alle vostre esigenze di consumo.
Un buon isolamento termico
Un buon isolamento termico dell’abitazione, delle tubature dell’impianto e del serbatoio contribuisce ad aumentare l’efficienza dell’impianto, grazie al mantenimento dell’alta temperatura dell’acqua anche quando, per mancanza di raggi solari, i collettori funzionano a basso regime.
A proposito di coibentazione, ecco i sistemi più usati per isolare le pareti.
Gli incentivi
Fino al 31 dicembre 2018 è possibile usufruire degli incentivi, grazie al Conto Termico 2.0 GSE, un fondo creato per sostenere gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Per i pannelli solari termici, sia per i nuovi impianti che per la sostituzione dei vecchi, il bonus può essere richiesto entro 60 giorni dalla fine dei lavori, per poter ottenere un rimborso fino al 65% della spesa sostenuta. Sul sito del GSE trovate tutte le informazioni e la modulistica.
In alternativa, si può optare per l’Ecobonus, ovvero per la detrazione dall’Irpef di una quota fino al 65% delle spese sostenute, spalmate nell’arco di 10 anni.
Ti é piaciuto questo post? Allora non perderti i prossimi, iscriviti alla newsletter de La gatta sul tetto: niente paura, non ti inonderò di messaggi: riceverai solo una e-mail mensile che riassume i post del blog. Basta cliccare qui e inserire il tuo indirizzo e-mail: