Un palazzo veneziano, affacciato sul Canale della Giudecca, è stato trasformato in un hotel di design dall’architetto d’interni Dorothée Meilichzon.

Quali sono le parole che vi vengono in mente quando pensate a Venezia? Bellezza, unicità, arte, tradizione. Verrebbero alla mente altre considerazioni su come il turismo di massa stia mettendo a rischio questo gioiello che tutto il mondo ci invidia.
Ciò di cui vi scrivo oggi testimonia il processo di trasformazione di Venezia, con l’ennesimo gruppo straniero che si compra un pezzo della nostra storia. Si tratta della Ca’ Molin, palazzo tardogotico affacciato sul Canale della Giudecca, fino a poco tempo fa sede della compagnia di navigazione Adriatica.
Acquistato dal gruppo francese Experimental, leader nel settore alberghiero e della ristorazione, ospita oggi l’hotel Il Palazzo Experimental.

Tuttavia, il mio mestiere è quello di parlare di design, e quando ho visto le immagini di questo hotel, appena inaugurato, sono rimasta molto colpita. Un misto di artigianalità e classicità veneziana, sotto il segno del Memphis Style. Un progetto audace, firmato dall’architetto d’interni Dorothée Meilichzon, che ha trasformato gli interni in chiave contemporanea, pur preservando lo spirito originale del luogo.
Un tripudio di colori, materiali e citazioni
In un’intervista, alla domanda su quali fossero le sue fonti di ispirazione per questo progetto, l’architetto Dorothée Meilichzon ha risposto:
“Gli architetti veneziani Andréa Palladio (1508-1580), Carlo Scarpa (1906-1978) e Gae Aulenti (1927-2012), l’antichità, la laguna, le facciate di Venezia, il movimento Memphis, la simmetria…..e tanti altri. Mi sono immersa nel progetto anche ascoltando tutto il giorno podcast su Venezia”.
Per cominciare, si è deciso di conservare molti elementi architettonici esistenti come le travi, l’altezza del soffitto al primo piano, la galleria, le finestre gotiche, le doppie porte di legno.

Gli elementi classici dell’architettura veneziana come la simmetria, i marmi, le strisce (dipinte, intarsi metallici, tessuti….), il Gotico Fiorito”, si uniscono alla tradizione artigianale con le lacche nere, il pavimento Seminato, stucco veneziano e calce sulle pareti.

A dare un tocco contemporaneo, l’omaggio al movimento Memphis, l’alluminio spazzolato, le lampade in vetro di Luciano Vistosi, i marmi Breccia Capraia, gli archi nelle stanze da bagno.
La palette, ricchissima, si ispira ai colori della laguna: blu cielo, terracotta, grigio argento, giallo pallido, bordeaux, crema.
Il cocktail bar firmato Cristina Celestino
Il cocktail bar è stato affidato alla designer Cristina Celestino, che si è ispirata al grande architetto veneziano Carlo Scarpa.

Il bar è accessibile a tutti grazie ad un ingresso separato dall’hotel, e la carta promette di mettere in risalto i prodotti locali, seguendo la filosofia che ha fatto il successo dei proprietari.

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2 comments
Chi non vorrebbe trascorrere qualche giorno, o anche solo qualche ora, in un luogo così: un sorprendente hotel immerso a Venezia!
Crediamo che il design ricercato ed originale di questo hotel sia degno portavoce dell’unicità di Venezia: complimenti al lavoro svolto dall’architetto, noi di rizziscale siamo da sempre attratti dagli arredi che mostrano qualità, design ed eleganza.
Art is what defines a person and his thoughts and inspiration is the most important component of human’s soul. Recently, I was inspired by drawing on canvas. The other day I ordered world map canvas on Texelprintstore.com for little inspiration… My evenings have become more comfortable and prolific. I hope everyone here will find inspiration for themselves.