Una nuova tendenza si affaccia nell’interior design. Il contemporary shabby chic, che questo hotel di Roma rappresenta perfettamente.

Forse lo avrete notato anche voi: lo shabby chic è di ritorno. Dopo essermi occupata per anni di questo stile, tanto da aver scritto un libro sull’argomento, riconosco a colpo d’occhio le pareti con l’intonaco scrostato, i mobili con la patina decapé, gli oggetti recuperati nei brocante.
Ma il contemporary shabby chic è ben diverso dal suo predecessore. Per prima cosa, non c’è più il predominio del bianco o del grigio. Tutti i colori sono ammessi, compresi quelli più accesi, come dettano le tendenze comporanee.
Per quanto riguarda l’arredo, il contemporary shabby chic subisce le contaminazioni del design vintage, così si possono trovare anonime poltroncine anni ’50 accanto a pezzi storici, tavoli di formica e divani di velluto. Tutta colpa, o merito, secondo i punti di vista, della tendenza eclettica, che predilige il mix di stili diversi.

In questo hotel di Roma, ospitato in un palazzo del 1600 in Piazza Navona, il mix tra shabby chic e vintage design è la firma stilistica dell’architetto che ha curato la ristrutturazione. Giorgia Cerulli è un’appassionata di arte e di antiquariato e i committenti, che desideravano mantenere il più possibile la struttura originale, non potevano scegliere progettista migliore.
L’architetto ha conservato le travi di legno originali, i meravigliosi pavimenti rivestiti di cementine, e ha lasciato sulle pareti i diversi strati di intonaco allo stato grezzo.

Il progetto è stato completato con gli interventi degli artisti e designer Benedetta Salini e Vittorio Mango, che hanno selezionato, per l’arredo, pezzi di design italiano dagli anni ’30 agli anni ’70.

Capita così di trovare, nelle dieci suite, mobili di Silvio Cavatorta, Ico Parisi, Guglielmo Ulrich e Giò Ponti, e opere in vetro di Murano di Paolo Venini e Livio Seguso. Una curiosità: ogni suite dell’hotel porta il nome di un grande designer italiano.
Il G-Rough hotel è un luogo magico, in cui si respira la storia della creatività italiana, dalle mura di epoca barocca fino all’arredo di design dei giorni nostri.

Source: Yazer
Photo by Serena Eller