Scopriamo le proprietà dei pigmenti e come sfruttarle nell’acquerello per ottenere effetti o per evitare spiacevoli inconvenienti.

Le proprietà dei pigmenti sono un elemento chiave per scegliere i colori e per comporre la propria palette.
I colori per acquerello si trovano in commercio sotto forma di godet, semi-godet, tubetto, bastoncini o in kit più o meno completi.

I colori per l’acquerello sono composti da uno o più pigmenti, da un legante, generalmente la gomma arabica, e da un agente di scorrimento, come il miele o la glicerina. I colori di qualità contengono pigmenti puri, che risultano più luminosi, stabili e intensi rispetto a quelli di fascia economica.

Per essere sicuri di scegliere la gamma migliore, cercate sulle confezioni le diciture extra-fine, professional, oppure le serie L’Aquarelle per Sennelier o Horadam per Schmincke.
I colori per acquerello sono suddivisi in gruppi in base al prezzo, ovvero le serie 1, 2, 3 e 4, che vanno dal meno costoso al più costoso. Il prezzo è determinato dall’abbondanza o dalla rarità delle materie prime che compongono i pigmenti.

Le proprietà dei pigmenti e perché è importante conoscerle
I pigmenti sono sostanze colorate sotto forma di polvere più o meno fine, e sono di origine vegetale, minerale, animale o sintetica. Ogni pigmento ha caratteristiche chimiche e fisiche che lo portano a reagire quando lo mescoliamo con l’acqua e lo stendiamo sulla carta. Sapere come si comporta un pigmento è molto importante per la riuscita di un dipinto.
Ad esempio, se voglio fare una velatura, devo conoscere il grado di trasparenza del colore per evitare di coprire troppo le parti che ho già dipinto. In questo caso i colori trasparenti sono perfetti , però dobbiamo sapere quali sono. Per esempio la famiglia dei Quinacridoni comprende colori trasparenti, mentre i Cadmi sono considerati colori opachi o semi opachi. I colori opachi vanno diluiti di più rispetto ad un colore trasparente, altrimenti perderemo il caratteristico effetto di luminosità.
Osservate bene i tubetti o le fascette che incartano i godet, oppure, se nn segnati sulle confezioni, le cartelle colore dei cataloghi.

Noterete alcuni simboli: questi corrispondono a ciascuna delle proprietà dei pigmenti contenuti.
Il simbolo della trasparenza è un quadratino, che indica il grado di trasparenza in base a come è riempito

Il triangolino è il simbolo della forza colorante, indicata nella maggior parte dei marchi con la parola inglese staining.

La permanenza indica la resistenza alla luce di un pigmento, e ogni marchio ha un suo metodo di classificazione, indicato con il termine Lightfastness. Per esempio, le classificazioni di Winsor & Newton tengono conto di diversi fattori, che le rendono più rigorose. Troviamo infatti, accanto ai classici numeri romani o alle stelline, anche i seguenti parametri a integrazione della semplice lightfastness.
AA – Estremamente permanente
A – Permanente
B – Moderatamente durevole
C – Fugace
Leggere il codice dei pigmenti
Bisogna sapere che i produttori di acquerelli scelgono il nome sul tubetto principalmente per ragioni di marketing, e il più delle volte il nome non ci dice molto sul pigmento o sui pigmenti contenuti. Per questo è importante trovare sulla confezione il codice del pigmento.
Ecco come leggere il codice, che è universale:
- P sta per pigmento sintetico, in pratica la stragrande maggioranza dei pigmenti usati nelle belle arti
- N se è di origine naturale, per esempio nella cartella colori di Daniel Smith o di Winsor & Newton sono tutti i colori che contengono la parola GENUINE.
A queste lettere seguono le iniziali in inglese del nome del pigmento, seguite da un numero, che identifica un colore specifico della gamma. Per esempio PB28 è il codice del blu cobalto.
Alcuni colori sono fabbricati con un solo pigmento puro, mentre altri contengono dei mix di pigmenti diversi. Questo fatto va tenuto presente quando si fanno delle mescolanze, in quando la presenza di troppi pigmenti può dar vita a calori “fangosi”.
Ecco il link al database più completo sui pigmenti e sui produttori, di cui trovate i cataloghi e le cartelle colori on line.
Lo strumento dei cartellini dei colori
I cartellini dei colori sono uno strumento utilissimo per raccogliere tutte le informazioni sul comportamento di un pigmento.

Qui vi mostro il mio metodo: per la carta, è consigliabile utilizzare lo stesso tipo che si impiega per dipingere, magari scegliendo la gamma più economica. Io dipingo su una carta 100% cotone top di gamma, però per fare i cartellini uso una carta sempre di cotone ma meno pregiata.
Sul mio canale YouTube trovate un video su come realizzo questi cartellini passo passo.
Osservando i miei cartellini posso avere un’idea di come si comporterà il pigmento, e mettendoli a confronto potrò scegliere il colore adatto se voglio un particolare effetto, oppure sapere quanto il colore si espande o meno sul bagnato, o quanto risultano omogenee le campiture piatte e le sfumature. E ancora, quanto un colore è trasparente o colorante rispetto ad un altro, dato che risulta dal fatto che copra o meno la linea nera, o se è soggetto alla granulazione, ovvero quel particolare effetto grazie al quale le particelle dei pigmenti dispersi negli acquerelli si addensano formando una particolare texture.
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