Gli impianti di ventilazione rappresentano un’innovazione recente in ambito edilizio. Non tutti i progettisti, infatti, la consigliano ai propri clienti, poiché un cospicuo numero di ingegneri e architetti non conoscono a fondo tale argomento.

Nelle prossime righe verranno messi in luce componenti, caratteristiche, punti di forza ed eventuali svantaggi di tali sistemi, valida alternativa ai metodi di aerazione applicati finora.
Impianti di ventilazione meccanica, come sono fatti
Indipendentemente dalla dimensione e dalla tipologia, un sistema di ventilazione meccanica controllata (o VMC) è composto da 3 elementi principali:
- condotti di aerazione, di diametro compreso tra gli 8 cm e i 10 cm;
- recuperatore termico;
- dispositivo di filtraggio (o di filtrazione).
I primi servono per garantire un adeguato ricambio dell’aria, tramite tubi di aspirazione e di immissione negli ambienti di un’abitazione o di un edificio, nonché di espulsione verso l’esterno. A differenza di quanto accade con la ventilazione naturale (variabile in base a pressione esterna e alla forza del vento), il flusso d’aria deve essere costante per tutto il periodo di utilizzo.
Per evitare dispersioni di calore, invece, è fondamentale la presenza di un recuperatore termico integrato all’interno dell’unità di ventilazione. L’insieme, sostituisce l’apertura della finestra permettendo di mantenere una temperatura confortevole dentro casa, in tutte le stagioni. Quanto all’installazione di filtri, la loro presenza è fondamentale per migliorare la qualità dell’aria. I componenti di ultima generazione sono dotati di sensori che avvisano sul momento in cui provvedere alla loro sostituzione.
La finalità del sistema di filtrazione è prevalentemente quella di catturare agenti inquinanti esterni (smog, polvere, pollini, insetti) lasciando entrare in casa soltanto aria pulita e ricca di ossigeno.
Vantaggi e svantaggi della ventilazione meccanica controllata
La ventilazione meccanica controllata vanta parecchi punti di forza. Un impianto vmc, infatti, porta ai seguenti benefici:
- aria salubre;
- abbattimento dei livelli di anidride carbonica;
- regolazione dell’umidità interna;
- filtraggio del particolato (PM 2.5 e PM 10);
- comfort;
- abbattimento dei cattivi odori;
- efficienza termica;
- riduzione degli sprechi energetici.
Per una valutazione obiettiva del prodotto, tuttavia, bisogna soffermarsi anche sui suoi limiti:
- rumorosità;
- condotti di aerazione presenti in ogni ambiente della casa;
- prezzo;
- periodicità di manutenzione.
Se la tollerabilità ai rumori dipende da individuo a individuo, l’invasività dei tubi è un dato di fatto da non trascurare, a prescindere dalla metro-quadratura della casa. Quanto ai costi da sostenere, occorre tenere conto dell’investimento iniziale e della sostituzione dei filtri, da cambiare mediamente ogni anno e mezzo.
Considerazioni finali
Alla luce di un bilancio tra benefici e punti deboli, l’installazione di un sistema del genere è complessivamente vantaggiosa, per tutti gli immobili. Tuttavia, essa va valutata in base alle spese da sostenere, al risparmio previsto e agli interventi da effettuare.
In caso di appartamento in costruzione o in ristrutturazione, l’installazione di uno o più impianti vmc di tipo centralizzato diventa più facile, pertanto l’edificio ne trarrà giovamento in termini di riqualificazione energetica.
Se l’intervento viene eseguito su strutture di recente fabbricazione, allora un sistema di ventilazione puntuale (localizzato per ambiente) sarà la soluzione perfetta per assicurare un adeguato ricambio dell’aria e ridurre gli sprechi, senza esagerare con i lavori.