Bonus ristrutturazione 2021, cosa sono, come funzionano, e come ottenerli per i lavori di rinnovamento nell’ambiente bagno.

Tra i bonus previsti dalla Legge di Bilancio approvata dal Governo a dicembre 2020 rientrano anche una serie di incentivi e agevolazioni per interventi di natura edilizia. Come spiega il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 è prevista una detrazione IRPEF maggiorata al 50% (rispetto al consueto 36%), da dividere in dieci quote annuali del medesimo importo. La detrazione, entro un massimo previsto pari a 96.000 euro, può essere richiesta per la realizzazione di interventi specifici, di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Al “bonus ristrutturazione” si aggiunge, per i lavori da implementare specificamente in bagno, anche quello finalizzato ad incentivare il risparmio idrico. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito all’erogazione ed all’utilizzo degli incentivi.
Bonus ristrutturazione: per quali lavori viene erogato
Gli incentivi per le opere di ristrutturazione possono essere richiesti per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; nello specifico, il bonus si applica a opere di ripristino e messa in sicurezza di strutture danneggiate a seguito di eventi calamitosi, di bonifica dell’amianto, rimozione delle barriere architettoniche e la realizzazione delle cablature.
Le spese che possono essere incluse nel computo dell’agevolazione sono: progettazione, consulenza professionale, interventi di manodopera, acquisto dei materiali, perizie e sopralluoghi, oneri di urbanizzazione e spese di natura burocratica.
Agevolazioni per il risparmio idrico: a quali interventi si applica
L’incentivo per gli interventi volti a migliorare l’efficienza idrica, invece, funziona in modo molto diverso; esso consiste in un bonus di 1000 euro (per gli esercizi commerciali può raggiungere i 5000 euro), riconosciuto alle persone fisiche residenti in Italia. Stando a quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate tramite il proprio portale di riferimento, l’incentivo serve a finanziare la sostituzione dei sanitari in ceramica con apparecchi a minore consumo (“a scarico ridotto”); in aggiunta, può essere richiesto per installare rubinetteria, soffioni e colonne doccia nuovi, a flusso d’acqua limitato, in sostituzione di quelli esistenti.
Il bonus vale, in particolare, per la fornitura e la posa dei vasi sanitari, il cui volume di scarico non superi i sei litri (inclusi gli interventi idraulici e murari necessari allo smontaggio di quelli preesistenti). L’agevolazione può contribuire anche all’acquisto ed all’installazione di rubinetti e miscelatori per il bagno (anche per la cucina) compresi i dispositivi per il controllo del flusso idrico e le relative opere di smontaggio e dismissione degli apparati già esistenti.
Come ottenere i bonus
La procedura per l’ottenimento del bonus ristrutturazione è molto semplice: basta compilare la dichiarazione dei redditi inserendo i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento di ristrutturazione. Per quanto riguarda le agevolazioni relative al bonus per il risparmio idrico, le modalità di richiesta dello stesso verranno fissate da un apposito decreto attuativo del Ministero per la Transizione Ecologica (in realtà, il decreto sarebbe dovuto essere emanato non oltre i 60 giorni di entrata in vigore della Legge di Bilancio).
In entrambi i casi, è importante che le spese sostenute siano documentate con precisione; ragion per cui, per poter fattivamente usufruire degli incentivi previsti dall’ultima Legge di Bilancio, è necessario conservare le ricevute di pagamento che attestano le cifre spese. In caso di acquisto di prodotti e materiali necessari agli interventi di ristrutturazione, è possibile comprarli non solo presso i negozi fisici di settore ma anche agli e-commerce specializzati nella vendita di accessori e elementi di arredo bagno online, come ad esempio inbagno.it.
A prescindere dal canale di acquisto prescelto, la modalità di pagamento che – al momento – garantisce l’accesso (almeno) al bonus ristrutturazione è il bonifico bancario. La ricevuta di versamento della somma, recante gli estremi di identificazione del soggetto che ha effettuato il pagamento, rappresenta la necessaria garanzia per comprovare le spese sostenute e, di conseguenza, accedere alle agevolazioni previste dalle norme vigenti.
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