L’essenziale. Questa la parola d’ordine per avvicinarsi allo stile minimalista, circondarsi dell’essenziale, lasciando fuori tutto ciò che è superfluo.

Lo stile minimalista nasce intorno agli anni ’60, con l’intento di spogliare gli spazi di tutto ciò che era decorativo, per favorire la creazione di ambienti asettici e dare importanza ai soli elementi architettonici: pieni e vuoti, linee, superfici e materiali, bagnati dalla luce naturale.



Il minimalismo proviene dalla corrente artistica astrattista, da cui trae la sua voglia di eliminare dalle opere d’arte gli elementi ritenuti superflui, mettendo in atto un processo di riduzione, per rappresentare la realtà con forme semplici, linee, punti e colori primari.



C’è chi ama profondamente questo stile e chi invece non ne vuole neanche sentir parlare e che rabbrividisce all’idea di vivere in una casa spoglia, senza decorazioni e, di solito, bianca, nera e grigia.


In realtà questo modo estremo di considerare il minimalismo non è esatto: Dan Flavin, artista statunitense, utilizzava per le sue opere minimaliste colori e lampade al neon.
Quindi non è detto che se decidiamo di avvicinarci al minimalismo dovremo vivere in un ambiente forzatamente freddo e distaccato, ma sicuramente dovremo decidere di vivere con meno oggetti che abbiano per noi un valore maggiore, così da dar loro il giusto spazio e la giusta importanza.



Il minimalismo come stile di vita
Per quanto riguarda il minimalismo oggi, potremmo dire che questo stile di design si è andato piano piano trasformando in una vera e propria filosofia di vita.
Alcuni si avvicinano al minimalismo per semplificare la loro vita: eliminando oggetti superflui dalle loro case, si ha ad esempio più tempo libero, perché le pulizie sono più veloci; si comincia inoltre a dare un peso diverso al denaro, che non andrà più speso per accumulare oggetti, ma per fare esperienze, come viaggi, concerti, tempo libero.



Per altri, invece, lo stile di vita minimalista, è diventato quasi una battaglia contro il consumismo: quest’epoca in cui possiamo comprare qualsiasi tipo di oggetto con soldi digitali e un click, ha tolto dalle nostre menti la percezione del valore di quello che stiamo acquistando, nella ricerca di una soddisfazione immediata e senza rendersi conto se dietro quell’acquisto ci sia un reale bisogno o meno.


E proprio questi sono gli argomenti del documentario “The minimalists: less is now”, nel quale i due autori, Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, spiegano come si sono avvicinati al minimalismo e quali benefici ha portato loro.
Oggi questi due ragazzi, che sono conosciuti come “I minimalisti”, hanno un blog e un podcast di successo, in cui danno consigli su come iniziare a praticare una vita più minimalista.
Il minimalismo è per tutti?
Il minimalismo si basa, dunque, sull’elogio alla purezza delle forme e dei concetti base, riducendo le strutture per celebrare la bellezza delle geometrie illuminate dalla luce.


E’ vero che il minimalismo nasce con lo scopo di creare ambienti freddi e distaccati, ma possiamo cercare comunque di renderli accoglienti, usando il legno ad esempio, un bianco caldo per le pareti, tocchi di colore per gli accessori, tessuti avvolgenti.



Purtroppo ancora oggi molte persone sono attratte da quello che è di tendenza e che va per la maggiore, facendo delle scelte di arredamento che, alla lunga non andranno bene per loro.
L’home therapy nasce con lo scopo di creare case che ci rispecchino e contengano ciò che ci dà gioia e felicità: questo non deve significare che o si è minimalisti o si è accumulatori, l’ideale sarebbe raggiungere la giusta via di mezzo.


È giusto liberarsi di oggetti che non usiamo più o che non abbiamo mai usato, è giusto fare decluttering per avere una casa più in ordine e più pulita, non ha senso doversi liberare per forza di qualcosa che ci fa piacere guardare ogni giorno.
Perché se sono una persona amante dei libri dovrei tenerne massimo 5? Se la libreria fornita (attenzione ho detto fornita non stracolma e piena di polvere!) è quello che mi dà gioia ben venga.
Alcune persone devono circondarsi di un po’ di disordine e caos e immettere oggetti nella loro vita piuttosto che toglierne.



Quindi no, il minimalismo non va bene per tutti e per fortuna!
Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.