Buon lunedì! Eccoci tornate con la rubrica Due italiane in Francia. In questo periodo la mia amica Paola sta esplorando il mondo profumato e goloso delle brioches…Credo che prossimamente ne vedremo (e gusteremo) delle belle. Già vi abbiamo parlato qui della ricetta della brioche classica francese. Oggi vi raccontiamo la storia, e la ricetta, della Brioche di Julia Child.
Ma chi è Julia Child? Lascio a Paola le presentazioni, ma vi lascio un indizio: chi ha visto il film Julie et Julia sa che si tratta di una storia di cucina (francese), di una donna espatriata in Francia, e di una food blogger.
Paola
Ho conosciuto Julia Child grazie al bellissimo film intitolato July & Julia e me ne sono immensamente innamorata. Oltre al fatto che Julia Child è stata interpretata da una favolosa Meryl Streep (che ho sempre adorato come attrice), tramite questo film-biografia ho finalmente trovato una coppia felice, una donna soddisfatta e curiosa che sbarcando a Parigi decide di liberarsi dell’inevitabile noia delle lunghe giornate solitarie (mentre il marito era al lavoro), dedicandosi a uno dei più grandi piaceri del marito: la cucina 😀
Niente corna, niente segreti… finalmente è stata descritta una vita pulita (come ce ne sono tante) e felice! Julia Child si è avvicinata così tanto alla cucina nell’esperienza francese descritta nel film, da diventare il suo nuovo lavoro: ha pubblicato svariati libri di ricette ed ha presentato un programma di cucina talmente famoso e divertente (Julia parlava al cibo in farsetto) da dare ispirazione per un personaggio di pupazzi per bambini.
Una donna dolce e premurosa che si è appassionata alla cucina per piacere e per dare piacere, perché in fondo cucinare è un atto d’amore e servire un piatto è un dono che facciamo a chi siede alla nostra tavola…
Mettiamo una domenica mattina qualunque. La domenica nessuno va di fretta, possiamo rimanere in pigiama fino a tardi e possiamo prenderci il nostro piacere della colazione con lentezza. Me la immagino Julia che sforna delle fragranti brioches per accompagnare il caffèlatte del mattino… mi immagino la sua soddisfazione a vedere il marito (noto buongustaio) mangiarle e compararle con quelle del bistrò sottocasa… me lo immagino perché le sue brioches le ho fatte anche io, e se volete farle anche voi non dovete far altro che venire a leggerne la
ricetta su http://www.diariodicucina.it/brioches-francesi-julia-child/
Io e Paola vi diamo appuntamento al prossimo post!
°°°
19 comments
Sante parole Cinzia.
Ieri una giornata bellissima che ho dedicato al relax.
Colazione al bar della piazza con una buonissima brioche e lunga passeggiata sul fiume.
A presto Betti
ciao Betti, così si fa 😉
baci
La domenica mattina è un regalo e "il faut se régaler" 😀
colazioni con fragranti brioches è il massimo!!! almeno la domenica dovremmo concedercelo!!! un abbraccio grande e buona settimana Lory
Sì… almeno la domenica! Pensi di concedertelo domenica prossima?
Un buon inizio di settimana
bacio
Mari
adoro, adoro, adoro…Julia Child, la France…le brioches…
…queste brioches!
Una delizia!
😀
anch'io!
baci
Spalmale di marmellata e non potrai più farne a meno 😉
Da segnare subitissimo anche questa… e quasi quasi mi rivedo anche il film, che fa sempre bene agli occhi e al palato! 😉
Certo, farai meraviglie con il tuo forno!
baci
Quel film, a me, fa bene al cuore…
Che coincidenza proprio ieri sera ho rivisto il film.. non so più a quante volte sono arrivata!Sai che le brioches invece sono estremamente tradizionali in Sicilia, anzi io davo per scontata la paternità ma evidentemente i Francesi c'hanno messo il loro zampino. Buonissime!Tengo la ricetta nel mio piccolo taccuino di ricette .. ancora per timore non l'ho provata.
Ma che timore e timore. Anche io all'inizio non osavo, e adesso non mi sembrano neanche difficili. Comincia e vedrai che soddisfazione la mattina 😀
Corro di là dalla tua amica….Madonnina Cinzia….alla faccia della dieta!!! Smack. Paola
Ah già … la dieta. Me l'ero scordata!!! 😀
tutto delizioso, grazie attendiamo nuove golosità , a presto quindi
Senz'altro Paola!
baci
Sì ma… con calma. Ché qua chi cucina sono io 😉