1° maggio

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Come la festa della donna, anche la festa dei lavoratori nasce dalla commemorazione delle vittime della repressione: a Chicago nel 1886, gli operai scioperavano perché l’orario di lavoro nelle fabbriche non superasse le otto ore. Le manifestazioni furono represse nel sangue. Se vi interessa la storia del 1° maggio leggete qui.

Oggi, con la scusa di una crisi creata dai potenti della finanza, si vogliono azzerare tutti i diritti acquisiti in anni di lotta, utilizzando l’odiosa arma del ricatto: se vuoi lavorare dimentica la tua dignità.

Ho scelto questa foto che per me rappresenta la condizione di chi ha bisogno di lavorare per vivere:

sospesi nel vuoto…è sufficiente un momento di disattenzione per precipitare nel vuoto e sotto, a trecento metri, non ci sono reti di protezione…

Un buon 1° maggio a tutti, nonostante tutto

Cinzia

Charles C. Ebbets,  Pranzo in cima al grattacielo, 1932

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12 comments
  1. Buon 1° Maggio anche a te!
    I propri diritti non sono solo difficili da ottere, ma soprattutto da mantenere. Riusciamo ad avanzare tecnologicamente, ma non responsabilmente.
    Sonia

  2. Quando è stata scattata quella foto (meravigliosa) era un periodo nero per gli Stati Uniti dopo la crisi di Wall Street del 1929…poi col New Deal piano piano si sono ripresi…ma anche loro a che prezzo…
    sembra quasi di essere anche noi nel periodo della Grande Depressione…
    ci vorrebbe un New Deal ma uno vero…equo e giusto
    Buona festa piovosa
    Mari

  3. Ciao Cinzia,il tema scelto oggi è pertinente al momento.Vedere questa foto per me che soffro di vertigini e pensare alle condizioni in cui vivevano e lavoravano…beh,è dura da accettare ancora oggi! ciao lieta

  4. Hai fatto bene a ricordare il perché si festeggia il 1° di maggio…oggi però non siamo molto lontani da quel giorno del 1886: sospesi ad un filo nel vuoto, senza reti di protezione.
    Buon 1° maggio a te e a tutti!
    Mariana

  5. Ciao Cinzia.

    MERAVIGLIOSO questo post…proprio poco fa parlavo con un'amica…un groppo in gola che accomuna tutti. Sospesi nel vuoto…

    Un abbraccio. NI

  6. Importante questa festa, i lavoratori di quei tempi erano precari nel vuoto, oggi forse, anche se metaforicamente, e' lo stesso.
    In questo momento di crisi il lavoro e' la cosa più importante da salvaguardare.
    Baci
    Marina

  7. Sospesi nel vuoto, avvolti dalla nebbia…ecco quello che hanno creato attorno a noi.
    Sperando che la nebbia si dissolva e che si riesca ad avere terra solida sotto ai piedi.
    Un bacio Micetta.
    Morenita

  8. Anche secondo me questa immagine rappresenta benissimo la situazione dei lavoratori. Io ci vivo ogni giorno attraverso il mio lavoro, dato che mi occupo principalmente di sicurezza sul lavoro…sarebbe un racconto lungo e complicato, ma posso dirti che spesso la vita di un operaio non è considerata al pari di quella del suo "padrone"…

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