Buondì cari amici. Oggi vi presento Giuseppe Gallo, un giovane designer e artigiano che sta cercando di realizzare il suo sogno.
Nel suo laboratorio a Salerno, Giuseppe Gallo crea pezzi di design a partire da materiali come il legno, il ferro, il cuoio. Riutilizza vecchi oggetti dando loro una nuova vita, e il risultato mi ricorda le opere di Marcel Duchamp e di Achille Castiglioni, nell’originalità e nell’ironia. Come spiega lui stesso, la sua ispirazione è la natura, e i suoi oggetti “nascono dal nulla”…e dal suo grande talento, aggiungerei!
Andiamo a conoscere meglio Giuseppe:
Ciao Giuseppe, ci parli un po’ di te?
Ciao Cinzia, ti ringrazio per questa intervista. Un saluto a tutti voi che leggerete la mia storia: mi chiamo Giuseppe Gallo, ho 38 anni e sono nato a Salerno, città bellissima e ricca di ispirazioni, per l’architettura storica e la ceramica. Ricordo, come se fosse ieri, le passeggiate nei vicoli di questa città assieme a mio nonno, quando ero ancora bambino: è stato lui ad accompagnarmi nella scoperta della vita e a farmi amare il lavoro manuale e la cura per i dettagli.

La prima ispirazione creativa è arrivata con il presepe napoletano, che realizzavamo insieme: ci ho lavorato per anni, così da renderlo sempre più bello e realistico. Il nostro modello erano i presepi di Cucciniello, un classico del 700 Napoletano dalla perfezione e bellezza unici. Ho realizzato casette, angoli di quartiere, fontane ,borghi ed infine pastori napoletani come vuole la tradizione, e ho potuto esporli in varie mostre ed esposizioni. Con il passare degli anni ho sviluppato sempre di più la mia passione artistica e, pur lavorando in altri ambiti a Milano e in Riviera Romagnola, mi rendevo sempre più conto di esser attratto dai dettagli, come la forma di una maniglia o una finitura di legno: è così che è nato il desiderio di creare qualcosa con le mie mani, di fantasticare e sperimentare.
Quando hai capito che avresti fatto il designer?
Appena sono tornato da Milano, ho cominciato a sperimentare nell’officina di mio padre: volevo a tutti i costi dare forma alla mia creatività, ed è stato proprio in quel momento, nella mia terra, che è nata l’idea di realizzare articoli di design rivisitando oggetti abbandonati o fatti a mano.


L’idea dell’unicità della manifattura, sempre diversa per ogni articolo, mi ha spinto a realizzare i primi pezzi: la prima in particolare è stata “The Time Machine”, una lampada realizzata con la pompa a gasolio di un’auto abbinata ad altri componenti del motore. La prima conferma l’ho avuta quando il titolare di un beach club mi ha chiesto di abbellire un semplice gazebo in legno: a quel punto in poche settimane mi sono ritrovato a creare un ambiente californiano utilizzando oggetti e materiali abbandonati nel suo magazzino (bottiglie, vecchie tavole da surf, vasi e lampade di ferro).


Come è nato PG Creations?
PG Creations è nato dal forte desiderio di trasformare la mia passione in un lavoro, realizzando oggetti che, dopo una giornata di lavoro intenso, mi lasciano soddisfatto e con tanta voglia di fare. Un grande uomo diceva “l’unico modo per fare un grande lavoro è amare ciò che si fa”, e credo sia una grande verità.
Chi sono i tuoi maestri, gli artisti e i designer cui ti ispiri?
Sicuramente la mia formazione familiare mi ha aiutato molto, mio nonno era un maestro del riciclo, mio padre un fabbro e mio zio un pittore e scultore: ho imparato molto da loro. Successivamente mi sono lasciato coinvolgere dall’idea di dar nuova vita ad oggetti inanimati…un tronco abbandonato sulla sabbia d’inverno per me diventa una lampada d’arredo oppure un tavolo…è la natura la mia vera fonte d’ispirazione.


C’è un progetto al quale sei particolarmente legato?
Sicuramente “The Time Machine”: farei fatica a venderla, l’adoro! E poi è come se fosse la mia mascotte…nata dal nulla in mezzo al nulla. Sono legato a tutti i miei progetti, perché una volta finiti me ne innamoro.
Giuseppe Gallo
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