Domotica e internet of things, qual’è la differenza

4 Shares
3
0
1

Domotica e internet of things, due sistemi di automatizzazione che, applicati ai dispositivi domestici, danno vita alla smart home. Ma non tutti sanno qual’è la differenza.

Domotica e internet of things

Il mercato della tecnologia applicata all’ambiente domestico negli ultimi anni sta  vivendo una forte espansione. Termini come “smart home”, “IOT”, “internet delle cose”, “domotica” e così via, sono ormai di uso comune. Ma quanti conoscono il significato esatto di queste parole? La confusione riguarda soprattutto i concetti di domotica e internet of things, mentre in realtà ci sono differenze sostanziali che vale la pena di approfondire.

In principio fu la domotica

La domotica è una scienza, composta da tecnologie informatiche ed elettroniche, che studia soluzioni automatizzate per migliorare la qualità della vita e la fruizione dell’ambiente domestico nel suo complesso.

La domotica è nata e si è sviluppata prima dell’arrivo di internet, e il suo funzionamento si basa sulla linea elettrica. L’antesignana della casa intelligente può essere considerata quella esposta nel 1930 all’Esposizione Triennale Internazionale delle Arti Decorative ed Industriali Moderne di Monza. Si chiamava La casa elettrica, fu ideata da Gio Ponti e realizzata dai designer e ingegneri del Gruppo 7.

Vede la luce nel 1966 invece, la prima smart home, grazie all’intuizione di un ingegnere americano, Jim Sutherland, che decise di installare in casa propria un calcolatore industriale. Si trattava di un prototipo, chiamato Echo IV, che poteva gestire le luci, il televisore, la sveglia, programmando accensione e spegnimento.

Da allora lo sviluppo della domotica non si è mai fermato, e oggi, attraverso numerose funzionalità integrate e cablate nell’impianto elettrico si possono gestire tutti gli apparecchi in funzione nell’abitazione. Sicurezza, riscaldamento, climatizzazione, illuminazione, intrattenimento, elettrodomestici, impianti di irrigazione: le applicazioni sono infinite. Se l’impianto elettrico esistente non è predisposto per supportare un sistema domotico, allora è necessario intraprendere le necessarie opere di cablaggio. L’impianto domotico è più complesso di un impianto tradizionale, e la realizzazione va affidata a elettricisti e installatori specializzati e competenti. I vantaggi di un sistema domotico, rispetto all’IOT sono molteplici. Intanto la gestione dei dispositivi è molto più semplice, poiché avviene attraverso un’unica centralina cui gli stessi sono collegati via cavo. Tramite la rete domotica si possono gestire anche accessori non smart, come lampadine, caldaie, elettrodomestici  e via dicendo.

Domotica e internet of things

L’unico aspetto a sfavore riguarda i costi per la predisposizione dell’impianto. Per questo si consiglia di rendere domotica la propria casa in fase di costruzione o di ristrutturazione. Su questo sito potete comunque chiedere gratuitamente diversi preventivi per un impianto elettrico, giusto per cominciare a farvi un’idea del budget necessario.

IOT o internet of things

L’IOT, o internet of things, è una tecnologia che permette di automatizzare alcune funzioni domestiche attraverso le rete internet. Il vantaggio riguarda i costi da affrontare, visto che non è necessario intervenire con opere di cablaggio.

Tuttavia, bisogna prevedere un certo investimento in oggetti connessi, capaci cioè di dialogare con i dispositivi di controllo. Questi ultimi possono essere gli smartphone, gli assistenti vocali o un Gateway connesso.

Domotica e internet of things

I prodotti IOT stanno conquistando fette sempre più ampie di mercato, e gli oggetti “smart” sono ormai una moltitudine. Si calcola che nel 2021 ci saranno miliardi di dispositivi connessi nel mondo. Dai computer, TV, tablet e smartphone, si è arrivati alle lampadine, alle telecamere, agli interruttori, agli elettrodomestici e così via. Ora abbiamo anche oggetti impensabili, come specchi, docce e miscelatori, macchine del caffè e bilance, e chi più ne ha più ne metta.

La semplicità della casa connessa è quindi relativa: più aumentiamo i dispositivi connessi, più sarà complicato controllarli, visto che i protocolli di comunicazione sono spesso diversi tra loro. Assicuratevi quindi, prima di acquistare un oggetto connesso, che sia compatibile con il dispositivo di controllo che utilizzerete, sia esso uno smartphone o un assistente vocale.

Leggi tutti gli articoli sulla Smart Home


4 Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like