Colori in cucina, come utilizzarli correttamente grazie alla cromoterapia. Un passo importante per il benessere di corpo e mente.

La casa può essere considerata come “il guscio” della persona che la abita: ogni parte di essa rappresenta archetipicamente una parte del nostro corpo: i muri sono la nostra pelle, che ci protegge dagli agenti esterni, le strutture portanti sono le ossa che ci sostengono, le finestre si possono paragonare ai nostri occhi e orecchie, organi di comunicazione con lo spazio esterno. Tenendo a mente questa visione pareidolitica delle nostre abitazioni, dobbiamo immaginare la cucina e la sala da pranzo come il luogo del nutrimento, spazi di accoglienza e convivialità.


La cucina è l’ambiente in cui prepariamo i cibi che nutriranno i nostri corpi, mangiare è una necessità basilare per tenerci in vita e adottare una corretta alimentazione è importante per mantenerci in salute e rafforzare il nostro sistema immunitario.


Vediamo allora come possiamo utilizzare la cromoterapia a nostro vantaggio e scegliere i colori giusti per la cucina.
I colori giusti per la cucina
Per aiutarvi a scegliere i colori della cucina, vi consiglio di cominciare dal capire la direzione in cui è rivolta: se la cucina è esposta a nord, ad esempio, la luce avrà una temperatura fredda, sui toni del blu e del grigio, scegliete quindi tonalità chiare e calde.


Tra i colori più scelti per la cucina, c’è sempre il bianco e l’intramontabile total white: sebbene venga scelto perché rimanda a un’idea di pulizia e ordine, è anche un colore che richiama distacco e freddezza, viene spesso utilizzato da persone che non amano cucinare, che prendono le distanze dal cibo. Fatevi aiutare dal legno, in tutte le sue sfumature e tonalità, per riscaldare l’ambiente e renderlo più accogliente e meno asettico, preferendo un legno chiaro come il bambù se siete amanti dello stile nordico, o un legno scuro, se volete dare alla vostra cucina un look più deciso.


I colori caldi, come il rosso, l’arancio e il giallo sono sempre i benvenuti in cucina, perché richiamano il buon cibo, l’accoglienza e la socialità; stimolano l’appetito e favoriscono la digestione, quindi sono ottimali anche da utilizzare nei ristoranti.


Tra le tonalità da preferire in cucina, inoltre, vi consiglio tutte le nuances che ricordano il colore dei biscotti!


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Quali colori evitare
Pur essendo ormai evoluto, l’essere umano è, ancora oggi, inconsciamente legato all’istintualità del cervello arcaico. Colori come il blu o il viola, per esempio, sono da evitare in cucina, perché li associamo ai cibi potenzialmente velenosi e quindi, a lungo andare, possono farci perdere la voglia di mangiare e il piacere di nutrirci. Potete però sfruttarli, temporaneamente, a vostro favore: se avete deciso di mettervi a dieta per perdere qualche chilo in più, scegliete di mangiare in piatti blu o viola, poiché riducono il senso di fame e vi aiuteranno a mangiare meno.
Un altro colore sconsigliato nelle cucine è il verde, soprattutto nelle tonalità acide, perché non stimola la voglia di stare in compagnia e rimanda allo stato di decomposizione dei cibi.


Portate il verde in cucina con le piante, ad esempio quelle aromatiche, che potrete utilizzare per cucinare e riempiranno anche l’ambiente di un buon profumo.


Se hai bisogno di una consulenza colore o se vuoi maggiori informazioni, puoi contattarmi al sito www.sphomecoming.it e scrivermi nella sezione contatti.