Alla scoperta dei materiali compositi per il design

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Il mondo dei materiali compositi è vasto e variegato, e spesso di fa confusione tra i diversi componenti e i nomi commerciali. Ecco una piccola guida per orientarsi tra Solid Surface, fibre di vetro e compagnia.

materiali compositi
Vasca in Mineraltek, design Antonio Bullo e Andrea Rosset, by Gruppo Geromin

Nella descrizione di alcuni oggetti e arredi, come per esempio un top cucina o un piatto doccia, si legge un nome di fantasia, spesso seguito dalla ® del marchio registrato. Il più delle volte questi nomi commerciali ci dicono poco o nulla sul materiale, sulla sua composizione e sui processi di lavorazione. In questo articolo cerco di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Materiali compositi per il design

Esiste tutta una serie di materiali compositi, noti anche con l’acronimo Frp (Fiber Reinforced Plastics), alcuni usati per l’edilizia, altri per il design di interni. Tralascio il settore delle costruzioni, che merita un articolo a parte, e mi concentro sui materiali per il design.

Intanto vediamo cosa sono i materiali compositi. Si tratta di una combinazione di due o più materiali, nei quali una parte consiste in una fibra di rinforzo. L’obiettivo è quello di ottenere un materiale con proprietà superiori rispetto a ciascun componente singolo.

Le caratteristiche principali di questi composti sono la resistenza, la durevolezza, la versatilità. Inoltre sono igienici, atossici e riciclabili. Va detto che di recente si parla anche di materiali biocompositi, nei quali è incorporata una parte vegetale come fibra di rinforzo, ad esempio canapa, lino, bambù. 

Secondo gli “ingredienti” della mescolanza, i materiali compositi si possono suddividere in questo modo:

Fibra di carbonio

Incredibilmente leggera e resistente, la fibra di carbonio è composta da un materiale precursore che ha subito un processo di carbonizzazione, impregnato con una resina polimerica. Utilizzata prevalentemente nell’edilizia ed in altri settori, trova applicazione anche nel design, come per esempio negli arredi seguenti:

Fibra di vetro

Detta anche vetroresina, la fibra di vetro più comune è quella rinforzata con resina polimerica (GRP). La possibilità di stampare la fibra in qualsiasi forma ha contribuito alla diffusione di questo materiale. Tra i marchi registrati, troviamo Fibrex®, in vetro e PVC, utilizzato per la produzione di porte e finestre.

Nel design, la fibra di vetro appare per la prima volta nel 1950, grazie alla creatività di Charles e Ray Eames, che l’utilizzarono per le mitiche sedie Eames.

materiali compositi

Solid Surface

Brevettato con il nome commerciale Corian®, è un materiale solido e non poroso, resistente alle abrasioni, alle macchie e ai danni meccanici. Realizzato con una miscela di allumina idrata derivata dalla bauxite e resine termoindurenti. Il composto, che si può stampare in qualsiasi forma, viene indurito tramite un processo di polimerizzazione termica o fotochimica, può essere colorato a piacere. 

Essendo scaduto il brevetto, oggi sul mercato si trovano diversi marchi di solid surface, come Cristalplant®, Ocritech®, KRION® e tanti altri. Il solid surface trova applicazione soprattutto in bagno e in cucina.

I compositi minerali

Si tratta di composti solidi simili al Solid surface, con la differenza che nella miscela sono aggiunte polveri minerali, essenzialmente quarzo o polvere di marmo. I marchi più famosi sono Pietraluce® e Mineralmarmo®, e sono utilizzati principalmente per lavabi, vasche da bagno, piatti doccia, e altri elementi di arredamento in bagno e cucina. Entrambi i materiali offrono una finitura opaca e sono noti per la loro resistenza e durabilità. Altri marchi e nomi che possiamo citare sono Caesarstone®, Silestone®, Mineraltek e via di seguito.

Altri materiali compositi

Il mondo dei materiali compositi è vasto e variegato, ed è impossibile elencarli tutti nello spazio ridotto di questo articolo. Oggi si trovano in commercio prodotti realizzati con composti in fibra di Palma (Durapalm), con carta pressata (Richlite), compositi a base di plastica e legno riciclato (WPC) e altri materiali di recupero.

Spesso di confondono le vasche, i lavabi e i piatti doccia in acrilico con quelli realizzati con materiali compositi, detti comunemente “in resina”. In realtà le vasche in acrilico sono fatte con fogli di acrilico termoplastico che vengono modellati in stampi per ottenere la forma desiderata. L'acrilico è dunque un tipo di plastica. Mentre le vasche in resina, come abbiamo visto, sono fatte con un composto di resine termoindurenti rinforzate. 
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